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Quadrante, emissione del 74 d.C.
Sul dritto: IMP VESPASIAN AVG, timone su globo;
Sul rovescio: P M TR P P P COS V, caduceo alato, ai lati SC.
Zecca di Roma; RIC II 736; AE; 14 mm; 2,31 g; BB; raro (R).
Il quadrante era la moneta con meno valore, prodotta fin da quando Roma era repubblica.
Durante l’impero ne vennero coniati relativamente pochi esemplari e, a causa del poco spazio a disposizione, non riportavano quasi mai il ritratto dell’imperatore. Vennero usati principalmente come moneta urbana di basso valore, principalmente a Roma e nell'Italia centrale. Un quadrante era la tariffa tipica per l'ingresso nei bagni, novità introdotta proprio da Vespasiano che, criticato sull’argomento dal figlio Tito, rispose intelligentemente “il denaro non ha odore”.
Essendo il suo valore così basso non trovò mai spazio nei tesoretti giunti fino a noi per cui averne uno oggi è una vera fortuna.
Il timone sul globo può essere spiegato come il simbolo del governo universale. Sul retro il caduceo alato (bastone con due serpenti attorcigliati e ali), simbolo di prosperità e saggezza, è strumento sacro al dio Mercurio, messaggero degli dei e protettore del commercio.
Riferimento : RIC II 736
Fonte : http://numismatics.org/ocre/id/ric.2_1(2...
Collezione : La storia di Roma attraverso le monete degli imperatori